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Nell’ultimo periodo si è assistito ad un aumento divario oro e argento ed in molti si sono chiesti cosa potrebbe significare. Il prezzo dell’argento ed il prezzo dell’oro – due metalli preziosi scelti anche come asset di investimento – si stanno allontanando, aumentando giorno dopo giorno la differenza di valore tra i due metalli.

La preoccupazione deriva dal fatto che storicamente quando è avvenuto un aumento divario oro e argento si è avuta poi una crisi economica. L’importanza di questo divario è testimoniata anche dal fatto che è stato creato un apposito strumento di analisi di mercato: stiamo parlando del gold/silver ratio, ottenuto facendo il rapporto tra il valore di mercato dell’oro e quello dell’argento.

Nei primi mesi di quest’anno il rapporto è aumentato notevolmente, superando il valore di 80 e facendo registrare così il massimo degli ultimi due anni. E’ interessante poi fare un confronto con la media di questo rapporto degli ultimi dieci anni: dal confronto si evince che il gold/silver ratio ha superato nel 2018 la media decennale del 27%.

Molti analisti si sono espressi affermando che l’aumento divario oro e argento registrato potrebbe essere il preludio di una crisi economica internazionale. Sicuramente sull’aumento di questo ratio hanno influito i depositi di argento disponibili, che sono aumentate di più di quindici punti percentuali. Questo dimostra che l’offerta del mercato è di molto superiore alla richiesta degli acquirenti, con un inevitabile crollo del prezzo del metallo.

Oltre alle riserve eccessive, hanno pesato anche una mancata contrazione della riproduzione – con una riduzione solo del 2% nel 2017, inefficace per contrastare la svalutazione del metallo – e la scelta di molti grandi investitori di puntare il loro capitale sull’oro, spaventati dalle incertezze del valore dell’argento.

Tutto ciò deve far riflettere sulla situazione economica internazionale e deve anche portare a ponderare bene le scelte che saranno compiute per i prossimi investimenti con metalli preziosi. Oro e argento restano asset da tenere in considerazione, ma è bene considerare anche le previsioni di mercato.